Monumenti storici di Huelva | Cultura e monumenti

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I monumenti storici di Huelva rappresenta la maggiore attrazione culturale della cittá, perché se c'é qualcosa che caratterizza Huelva é proprio la sua storia.
L'ereditá lasciata dalle tante civiltá che sono passate per queste terre é ancora oggi ben visibile.

Parliamo di cultura e monumeti storici a Huelva.
L'architettura megalitica é una caratteristica costante nelle nostre terre. Di qui sono passati anche tartessi, fenici e romani.
Fin dall'antichitá, Huelva é stato un punto di riferimento strategico per l'estrazione di metalli pregiati e non, come l'argento.
Una buena idea di tutto ció la danno i resti conservati nel Museo Provinciale di Huelva, una struttura inaugurata nel 1973 che occupa attualmente un edificio di circa 3000 m2.
Si distribuisce su tre piani ed un seminterrato, ed é organizzato per sezioni: Archeologia, Belle Arti ed Etnografia, anche se quest'ultima sezione non é mai stata veramente in funzione perché nel 1971 venne aperto il Museo delle Arti e dei Costumi Popolari di Aracena.
Se visitiamo a fondo anche gli angoli piú nascosti della cittá troveremo numerosi segni della storia di Huelva.
Il quartiere di Reine Victoria, comunemente conosciuto come il Barrio Obrero ("quartiere operaio") riceve il suo nome dalla regina di Spagna, la moglie inglese di Alfonso XIII: un omaggio della gente locale alla loro sovrana.
Il quartiere venne costruito sull'antica Hacienda San Cristobal, un gran cascinale di 8 ettari comprato da un tedesco, Guglielmo Sundheim bel 1870, insieme ad un banchiere inglese esperto in ferrovie, George Barclays Brus: una volta approvato l'acquisto delle miniere locali per l'estrazione dei vari minerali presenti, i due costruirono la linea ferroviaria che unisce il Rio Tinto con il Porto di Huelva per il trasporto dei minerali estratti (proprio George Barclays é l'ingegnere che progetta e costruisce il Molo del Tinto).
C'é un libro davvero interessante su questo tema scritto da Juan Cobos Wilkins: s'intitola "Il cuore della terra" e narra la storia del passaggio degli inglesi per la nostra provincia.
Le miniere vengono lavorate per ben 80 anni, fino a quando il governo franchista non le nazionalizza.
Nel 1900 la popolazione di Huelva era di circa 20mila abitanto, un secolo dopo di quasi 150 mila.
In risposta a questo aumento della popolazione, nel 1916 il Municipio autorizza l la costruzione di case ed aree residenziali. I lavori iniziano nel 1917 e sono portati avanti dagli architetti Pérez Carasa ed Aguado, i quali costruirono il Barrio Obrero e tanti altri edifici della cittá.
Si stima che si costruirono 71 blocchi di case a forma di T, ogni blocco contava con 3 case.
Tutte le case erano differenti tra di loro: quelle di un solo piano furono costruite in stile coloniale, mentre quelle a due piani in stile nordico.
Questo quartiere viene finito nel 1926 ed é comune ringraziare di questo fatto Morgan, che si incaricó di portare a termine l'opera iniziata qualche anno prima.
Le strade vengono indicate con le lettere dell'alfabeto e si crea solo un accesso per veicoli, mentre il resto del quartiere é chiuso.
La casa del guardiano viene costruita di fianco all'entrata: quest'ultimo si occupava di controllare i lavoratori che vivevano qui, quando entravano e quando uscivano.
Questo quartiere venne dichiarato Bene di Interesse Culturale e proprio grazie a ció mantiene ancora oggi la sua fisionomia originale.

La Casa Colombo, o White Elephant como la conoscevano gli inglesi, é anch'essa una opera risalente a questo periodo, inizialmente pensata come un hotel in grado di accogliere i turisti durante la calebrazione del IV Centenario della Scoperta dell'America.
I lavori cominciano nel 1881 e terminano nel 1883. L'hotel funziona come tale durante appena 11 anni, durante i quali é conosciuto come "El Gran Hotel": la Compagnia lo compra e lo trasforma in un edificio di uffici e residenze per i suoi dipendenti.
Con 4 edificio, dei quali oggi solo 3 sono ancora visibili, questo hotel fu uno dei piú affascinanti d'Europa: fu il primo hotel con luce elettrica, che contava anche con un orto ed una macelleria privati. Fino a pochi decenni fa, un muro lo separava dal resto della cittá, per evitare sguardi indiscreti. I suoi giardino sono ormai piú che centenari e se parliamo di sport, dobbiamo menzionare che proprio qui nacque il "Decano del Futbol Español", dopo una riunione del Club Recreativo de Huelva.
Per conservare Casa Colombo fino ad oggi abbiamo dovuto perdere le installazioni dell'antico Ospedale Inglese, il cui terreno venne venduto per l'edificazione del centro commerciale El Corte Inglés.

La casa piú antica di Huelva risale al XV secolo ed é oggi un bar, il Berdigón 14, situato nella calle omonima.
Si é conservata praticamente intatta perché venne acquistata da un privato che la restauró, lasciandola aperta a visite culturali e turistiche. Dopo qualche tempo, decise poi di aprire il bar e dedicarsi alla ristorazione.
Nella parte posteriore della casa si possono ancora osservare i "raíles" utilizzati dai marinai che vivevano in questa zona per tirare in secca le barche quando l'acqua della laguna inondava l'Avenida de Italia.
Il nome della calle si deve al mollusco, "el berdigón", che si usava come esca per pescare.
Alcuni storici sostengono che l'architettó che progettó questa casa du Hanibal Gonzalez, lo stesso che costruí la Plaza de España di Siviglia.

Tra i monumenti principali dal punto di vista turistico dobbiamo menzionare il Monumento alla Fe Descubridora, un regalo del popolo americano.
Recentemente é stato anche inaugurato un monumento a Colombo in piazza de Las Monjas, mentre in piazza del Punto troviamo il monumento alla Virgen del Rocio.
Tra le varie chiese presenti, la piú importante é senza dubbio la Cattedrale de la Merced.
Degne di nota sono poi la chiesa di San Pedro, la chiesa de la Concepción e la chiesa de la Milagrosa.

Questa pagina vuol essere un buon riassunto dei principali monumenti di Huelva, spero ti sia di aiuto per conoscere meglio la cittá.

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